“Giù le zampe dal nostro mare!” di Geronimo Stilton (2019)

In un’afosa giornata estiva, Geronimo Stilton parte in camper per una vacanza a sorpresa di due giorni organizzata dalla sorella Tea. Geronimo è restio ad allontanarsi dalla sua scrivania di direttore dell’Eco del Roditore, ma Tea lo rassicura dicendogli che, in sua assenza, sarà il nonno Torquato a occuparsi del giornale.

Insieme a Geronimo e Tea partono anche il cugino Trappola e gli onnipresenti nipoti Benjamin e Trappy. È curioso notare l’assenza di figure genitoriali. Ben e Trappy stanno a Geronimo come Qui, Quo e Qua allo zio Paperino. Trappola è cugino di Geronimo come Paperoga lo è di Paperino. Non c’è Nonna Papera, ma abbiamo nonno Torquato. Come si spiega tutto ciò? A cosa sono dovute queste famiglie senza padri né madri? Dipende forse dal fatto che l’autrice di Geronimo Stilton non sia potuta diventare madre e lo stesso Walt Disney sia ricorso all’adozione a causa dei ripetuti aborti spontanei della moglie sia prima che dopo la nascita della loro unica figlia biologica? Sono magari determinati percorsi di vita che spingono a proporre modelli di famiglia alternativi?

La meta del viaggio è un hotel sulla strada per il mare. Nonno Torquato, fondatore del giornale più famoso dell’Isola dei Topi, è amico del proprietario di quest’albergo a quattro stelle.

Gli Stilton partono in camper e dormono in hotel? Perplessità. L’albergo sembra di lusso, a detta di Trappy, ma i bagagli li deve scaricare Geronimo, sedioline e ombrelloni compresi. Sinceramente, se si ha un camper con cui raggiungere la spiaggia, non vedo la necessità di portarsi in camera pinne, materassini, ombrelloni e sedioline!

Dopo aver trascorso la notte in albergo, gli Stilton si recano in una spiaggia sovraffollata e tutt’altro che rilassante. Al ritorno guida Geronimo, che però ben presto si perde, scoprendo così fortuitamente una baia totalmente deserta. L’entusiasmo iniziale è tuttavia seguito dallo sconforto: la plastica è ovunque, spinta a riva dalla risacca. Un paguro ha il guscio incastrato in un tappo di bottiglia e una tartaruga sta mangiando un frammento di sacchetto. Mia figlia è scoppiata in lacrime dicendo “Morirà!” non appena ha visto il disegno della tartaruga e ho dovuto rassicurarla ricordandole che i libri per bambini, al contrario della realtà, (solitamente) hanno un lieto fine.

Trappy non si perde d’animo e propone di iniziare immediatamente a raccogliere i rifiuti. Trascorrono le ore ma, nonostante l’aiuto degli amici Iena e Tenebrosa, l’impresa è ancora in alto mare. Non resta che fidarsi di uno dei piani di Trappola.

Dopo aver guidato nuovamente fino a Porto Crostolo, Trappola propone di parlare ai turisti per convincerli a pulire la Baia dei Diamanti, ma ovviamente hanno tutti solo voglia di divertirsi e rilassarsi. Iena decide perciò di camuffare la pulizia da torneo, riscuotendo immediatamente un grande successo.

La prima prova consiste nel recuperare il maggior numero di rifiuti nel tempo stabilito, la seconda nel creare una fune di sacchetti di plastica e la terza nella costruzione di aquiloni con un’intelaiatura a base di cannucce di plastica.

L’intervento risolutivo è dato però dall’arrivo dell’amico scienziato Ficcagenio che ha inventato un prodigioso robot in grado di aspirare i rifiuti presenti in mare per poi riciclarli trasformandoli in oggetti di plastica nuovi di zecca come ciabatte, paperelle, materassini, palette e secchielli. Magari fosse davvero tutto così facile come nel mondo della fantasia!

La storia però non finisce qui! All’improvviso arriva un camion con una nuova montagna di plastica. Alla sua guida, c’è la spregiudicata giornalista Sally Rasmaussen, la più acerrima rivale di Geronimo Stilton. Voleva realizzare uno scoop sui rifiuti della Baia dei Diamanti, ma non trovandoli più ne stava scaricando degli altri! Fortunatamente, i turisti avanzano minacciosamente verso la spregevole Sally costringendola a battere in ritirata.

È il momento di festeggiare con una deliziosa cenetta preparata da Trappola, ovviamente servita su piatti riutilizzabili. Il premio del torneo è aver sensibilizzato i turisti e godersi una Baia dei Diamanti pulitissima.

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