Alla deriva di Maria Messina (1920)

Un avvincente romanzo malinconico

Il siciliano Marcello Scalia, proveniente da una famiglia modesta, si trasferisce in Toscana per studiare all’università e, divenuto uno dei discepoli prediletti del professore Montebello, inizia a frequentarne la casa dove conosce la figlia Simonetta di cui si innamora.

Marcello, che deve contendersi le attenzioni della giovane con il benestante compagno di studi Angelo Fiore, rimane sinceramente sorpreso quando Simonetta ricambia i suoi sentimenti.

La coppia si fidanza nonostante l’ostilità del padre di lei. Il neolaureato in lettere Marcello Scalia sogna di diventare professore universitario e autore di dissertazioni come il futuro suocero ma è costretto a ripiegare sull’insegnamento nelle scuole.

Alla deriva cover

I risparmi di un anno e mezzo di lavoro a Macerata se ne vanno per il viaggio di nozze. Marcello non vuole che manchi nulla alla sua principessina nata da madre inglese e cresciuta con la servitù in casa, ma così facendo il denaro non sarà mai abbastanza, nonostante gli introiti extra derivanti dall’impartizione di lezioni private e la stesura di testi scolastici.

Marcello lavora sempre e Simonetta si annoia. Questo non va bene. La coppia ha persino una cameriera in casa! Ma se Simonetta non ha nulla da fare! Che inutile sperpero di denaro!

Marcello non aspira ad avere figli, ma non fa nulla per evitare che la moglie resti incinta. E che si aspettava? Un genio, praticamente!

La coppia è sempre più distante. Simonetta invita il padre all’insaputa del marito e riparte con lui. Marcello, pur addolorato, riesce finalmente a lavorare alla stesura di un saggio che un editore accetta di pubblicare.

Ora che è in pensione, il professore Montebello ha perso parte dei suoi guadagni e la sua popolarità va scemando. È pieno di debiti, ma vuole sposare un’allieva per sentirsi più giovane.

Simonetta capisce di dover tornare dal marito, ma lo ritrova in preda a un esaurimento nervoso. Il loro bambino nasce prematuramente e la donna muore di lì a poco, dopo essersi riconciliata con il coniuge. Il vedovo Marcello decide di arruolarsi per la Grande Guerra e affida il neonato allo zio che lo porterà in Sicilia.

Alla deriva è un romanzo malinconico e dal finale drammatico, eppure così avvincente da farsi leggere in un solo giorno.

Riscoprite Maria Messina, una talentuosa scrittrice dalla vita sfortunata, le cui opere sono cadute a lungo nell’oblio!

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